Per ottenere il bonus bebè 2019 a fronte di un figlio nato, adottato o affidato tra il 1° gennaio e il 15 marzo di quest’anno, la domanda va presentata all’Inps entro il prossimo 13 giugno, al fine di non perdere le mensilità arretrate. La precisazione è contenuta nella circolare 85/2019 pubblicata il 7 giugno dall’istituto di previdenza e contenente le regole operative per l’erogazione dell’assegno di natalità.
Gli importi
Il bonus bebè, introdotto nel 2014 e successivamente confermato con modifiche, quest’anno consiste in un assegno di 80 euro al mese a fronte di un Isee inferiore a 25.000 euro, mentre sale a 160 euro se l’Isee è inferiore a 7.000 euro. Inoltre, novità per il 2019, se si riferisce a un figlio successivo al primo, l’importo è maggiorato del 20% e quindi diventa rispettivamente di 96 e 192 euro. La maggiorazione si applica anche in caso di parti plurimi. Per esempio se nascono 2 figli (e non ce ne sono già altri in famiglia) per uno viene erogato l’importo base, per l’altro quello maggiorato del 20%. Se i gemelli sono 3, gli importi maggiorati sono 2. Se i gemelli sono 2 ma ci sono già altri figli, entrambi gli importi sono maggiorati. In questi casi occorre ricordarsi che va presentata una domanda per ogni nuovo arrivato. Tuttavia la maggiorazione non viene riconosciuta per gli affidamenti, perché, precisa l’Inps, la norma parla di figlio nato o adottato.
Il bonus viene erogato fino al compimento del primo anno di età o di ingresso in famiglia a seguito di adozione. Se la domanda viene presentata entro 90 giorni dall’evento, il primo assegno comprende anche le mensilità arretrate. In caso contrario il contributo decorre dalla data di presentazione della richiesta.ù
Isee
La circolare 85/2019 ricorda che l’Isee da utilizzare è quello “minorenni” relativo al figlio per cui si chiede il bonus e, per poter presentare la domanda, è necessario avere prima inoltrato una Dsu (dichiarazione sostitutiva unica) che tenga conto della presenza del minore. Quindi non è utilizzabile una Dsu, seppur in corso di validità, presentata prima della nascita o dell’ingresso in famiglia. E, nel caso vengano riscontrate anomalie nell’attestato Isee, una nuova Dsu deve essere presentata entro la scadenza di validità di quella precedente e la documentazione giustificativa va presentata entro 6 mesi dall’Isee “irregolare”.
Domande giacenti
La pubblicazione della circolare dovrebbe sbloccare i pagamenti per le domande già inoltrate e accettate. Sulla pagina facebook “Inps per la famiglia” il 16 maggio è stato caricato un video illustrante le caratteristiche del bonus per il 2019. Ma diversi utenti hanno scritto post lamentandosi di aver presentato da tempo la domanda senza poi aver ricevuto alcun contributo.